I LOTTANTI
LOTTANTI
Succhiata anche l’estrema linfa,
tutto il desiderio munto.
E così dopo il collasso
nel sonno
in un impenetrabile letargo
scendono a una sorgente
oscura a reintegrarsi
avversi
sempre concordi
loro, non mutati in altri, loro
i due lottanti
ed eccoli
come alberi
si aprono essi il beneficio
d’averla quella forza
profusa, che risale
loro il torso, ora,
impetuosa, raggiunge
gli omeri, risale ai bicipiti
e non è
il lievito che li percorre
tutti, arto dopo arto,
non è
il prorompente rigoglio
non è, cosa non è?
È tutto, è l’irreparabile preannuncio
della lotta che riprende. Lieta
essa, e sola,
del suo riconoscimento.
Mario Luzi